Claudio Paolucci riconosce nella seconda parte del Trattato di semiotica generale una delle elaborazioni più potenti e ancora attuali della teoria dell’enunciazione. Secondo lui, la “teoria dei modi di produzione segnica” formulata da Eco coincide, sotto molti aspetti, con ciò che in altre tradizioni è stato definito teoria dell’enunciazione in atto o prassi enunciativa. Paolucci chiarisce che…
Autore: Semiotica
Jean Petitot. Estetica della discontinuità: la topologia come schematismo della struttura
Per Jean Petitot, il fenomeno-nucleo su cui si fonda la semiotica strutturale è quello della discontinuità qualitativa: articolazione, segmentazione, opposizione. È questo il cuore di ciò che chiama un’estetica trascendentale della discontinuità. Il senso stesso, per come è pensato dalla semiotica, assume la forma di una discontinuità nello spazio del contenuto: valori che si distinguono, si contrappongono,…
Umberto Eco. Semiotica generale e semiotiche applicate: la disciplina come facoltà
Umberto Eco individua due radici distinte della semiotica: una linguistica, che si riconduce alla semiologia saussuriana, e una filosofica, che affonda nella riflessione di Peirce. In questo senso, «la semiologia di Saussure ha origini linguistiche, ma la semiotica di Peirce ha origini filosofiche». La convivenza tra queste due eredità è tuttora alla base della complessità disciplinare della…
La semiotica come esito dell’esperienza fenomenologica
Francesco Marsciani propone di interrogare direttamente la fenomenologia per affrontare un problema che riguarda tanto la filosofia quanto la semiotica: quello dell’interoggettività e dell’oggettività del mondo come condizioni di possibilità del senso. Nel quadro della tradizione trascendentale — da Cartesio a Husserl — il problema della costituzione intersoggettiva dell’oggettività ha alimentato una riflessione sterminata. Tuttavia,…
Il labirinto e l’enciclopedia regolativa
Tra le figure teoriche capaci di rappresentare la complessità e la dinamica del sapere, il labirinto si configura come una delle più efficaci. L’immagine è ripresa e sviluppata anche da Umberto Eco, in riferimento alla teoria delle strutture acentriche formulata da Rosenstiehl e Petitot. Si tratta di una struttura priva di centro e di punti di vista…
La semiotica come teoria generale della cultura?
Nel rileggere il Trattato di semiotica generale, Stefano Traini si sofferma su uno dei nuclei più emblematici e al tempo stesso problematici dell’opera di Umberto Eco: la definizione di semiotica come “teoria generale della cultura”. Il titolo stesso dell’introduzione — Verso una logica della cultura — risulta, secondo Traini, particolarmente evocativo e ancora attuale. La proposta di Eco,…
Parafrasi e metalinguaggio: due funzioni distinte del linguaggio che parla di sé
Roman Jakobson ha individuato nella funzione metalinguistica una proprietà fondamentale delle lingue naturali, affermando che la condizione per avere un linguaggio è che esso possa parlare di sé. Due manifestazioni evidenti di questa funzione sono la parafrasi e il metalinguaggio, ma rimane da chiarire in che modo questi due strumenti linguistici riflettano effettivamente “sul linguaggio stesso”. Jakobson definisce…
Umberto Eco. Le origini e la necessità storica della semiotica
Alla domanda sull’origine della semiotica, Umberto Eco risponde che il suo sforzo è sempre stato quello di mostrarne l’antichità. «La semiotica nasce in Grecia», afferma, e indica come testo fondativo il De Interpretatione di Aristotele. Anche se il termine non esisteva ancora in senso moderno, la riflessione sul segno si trovava già negli Stoici, in Galeno, e nella semiotica di…
La svolta glossematica: segmentare il senso, articolare il significato
Nel quadro della svolta semiotica, Paolo Fabbri individua nella glossematica di Louis Hjelmslev una risorsa teorica decisiva per ripensare radicalmente il concetto di segno. Se la tradizione semiologica si era fondata su una concezione dualistica e arbitraria del segno saussuriano — rapporto tra significante e significato —, la glossematica introduce un’architettura completamente diversa. Per Hjelmslev, infatti, ogni…
Il paradosso del senso come oggetto della semiotica
La semiotica non può eludere il fatto che il suo oggetto — il senso — si presenti in una forma intrinsecamente paradossale. Francesco Marsciani individua in questa paradossalità non un problema da risolvere, ma la condizione fondativa della pratica semiotica stessa. Si tratta di riconoscere che ogni descrizione del senso ne presuppone già una forma, e che…