Francesco Galofaro affronta una delle trasformazioni teoriche più significative introdotte da Louis Hjelmslev nella teoria del linguaggio: la ridefinizione delle nozioni di forma, sostanza e materia. Nel confronto con Saussure, Hjelmslev rigetta la visione per cui la sostanza del contenuto sarebbe una nebulosa psicologica o prelinguistica, affermando invece che la sostanza è sempre il risultato di una forma applicata a…
Autore: Semiotica
Rileggere il Trattato di Semiotica Generale, tra assimilazione e contraddizione
Valentina Pisanty rilegge il Trattato di semiotica generale di Umberto Eco a diciassette anni dalla sua prima lettura. Una rilettura che, nella sua apparente assenza di meraviglia, produce uno spiazzamento inatteso. «Si ritrovano molti concetti familiari», afferma, «che oggi ci sembrano largamente condivisibili, però effettivamente poco che ci faccia fare un salto sulla sedia». Una condizione che…
Umberto Eco e la semiotica interpretativa: una rilettura del Trattato
Anna Maria Lorusso riflette sulla comune caratterizzazione della semiotica di Umberto Eco come interpretativa, sottolineando come tale definizione, accettata e ripetuta nel tempo, meriti di essere messa in discussione alla luce di una rilettura attenta del Trattato di semiotica generale. Rievocando la propria esperienza di formazione — segnata proprio dallo studio del Trattato come primo approccio alla disciplina…
Creatività computazionale e l’abduzione delle macchine
Per affrontare il tema dell’intelligenza artificiale come produttrice di contenuti dotati di significato, Massimo Leone propone di analizzare non solo la simulazione dei segni espressivi, ma anche la riproduzione inorganica del contenuto. In particolare, è necessario distinguere tra la mera simulazione dell’intelligenza e l’effettiva produzione di comportamenti intelligenti. L’intelligenza artificiale, osserva Leone, è percepita come…
La tipologia testuale e le sue aporie
Nel dominio delle scienze del linguaggio, il problema della tipologia testuale si presenta come un nodo ineludibile e tuttavia irrisolto. Secondo Lttr 13 *, benché le classificazioni ritornino ciclicamente, la loro costruzione appare difficile, eterogenea e sovente contestata persino da coloro che se ne fanno promotori. La difficoltà del progetto tipologico emerge chiaramente negli scritti di autori…
Il confine dell’abito: semiotica dell’interpretazione e sospensione della regolarità
Claudio Paolucci sviluppa una densa riflessione sul concetto di interpretazione, interrogandosi sulla natura dell’abito culturale e sul punto preciso in cui può darsi un atto interpretativo. In questa prospettiva, l’interpretazione non è considerata come un semplice riconoscimento del senso, ma come un momento di crisi, di sospensione dell’automatismo, in cui l’abito non funziona più in modo trasparente….
Dominio, frame e spazio mentale: la schematizzazione nella teoria della metafora
Per comprendere la metafora come connessione tra due domini concettuali distinti, è necessario chiarire che cosa si intenda esattamente per dominio e come questo concetto si distingua da nozioni affini quali image schema, frame e spazio mentale, ampiamente utilizzate nella teoria della metafora concettuale. Volkhard Krech osserva come il termine “dominio” non venga usato in modo univoco. In senso generale,…
Jean Petitot. Axiomatique, schématisation, modélisation: tre vie per formalizzare la struttura
Nel quadro della riflessione sulla formalizzazione in semiotica strutturale, Jean Petitot insiste sulla necessità di distinguere nettamente tra assiomatizzazione, schematizzazione e modellizzazione. Ma questa distinzione, pur centrale nel testo, rimane articolata e merita un approfondimento sistematico, ricostruibile passo per passo dalle sue formulazioni. Alla base vi è un corpus di fenomeni empirici — come le strutture narrative analizzate…
I limiti del concetto di segno: una critica epistemologica
Paolo Fabbri mette in discussione uno degli assunti più radicati della semiotica tradizionale: l’idea che il segno sia un’unità omogenea e analizzabile in sé. Il concetto stesso di segno, osserva, rischia di trasformarsi in un ostacolo epistemologico. Secondo Fabbri, la nozione corrente di segno si fonda su una concezione lessicale del significato. Quando si parla…
Il principio empirico e il rifiuto dell’induzione nella glossematica
Francesco Galofaro individua nei Fondamenti della teoria del linguaggio di Louis Hjelmslev un presupposto fondamentale di ordine epistemologico: la possibilità di scomporre ogni processo in una combinatoria di elementi semplici, descrivibile attraverso un numero limitato di premesse. Tale presupposto implica che qualsiasi processo può essere analizzato come un sistema finito, classificabile secondo le possibilità di combinazione dei…