Nel quarto capitolo di L’invenzione del testo. Appunti per una ricerca, Gianfranco Marrone affronta il tema dell’“oltrepassamento” del testo, sottolineando come questo passaggio dalla nozione di testo-oggetto alla nozione di testo-modello «non sia stato né sufficientemente chiaro né esplicitamente assunto da tutti i semiologi allo stesso modo». Marrone ricorda come già Barthes avesse distinto fra l’Opera…
Mese: Giugno 2025
Il lessico hjelmsleviano nel Dictionnaire raisonné de la théorie du langage
Alessandro Zinna dedica una sezione significativa del saggio «La semiotica: da Hjelmslev all’École de Paris» all’esame dell’influenza del lessico hjelmsleviano sulla semiotica francese, in particolare nel Dictionnaire raisonné de la théorie du langage curato da Greimas e Courtés. Zinna osserva che, tra gli autori più citati in questa opera, «il nome di Hjelmslev è di gran lunga…
Dalla mitologia alla semiotica scientifica: la rottura degli anni Settanta
Il legame tra mito e semiotica, inaugurato dalla stagione critica degli anni Cinquanta e Sessanta, è destinato a spezzarsi. Lo stesso gesto fondativo che aveva assegnato alla semiologia il compito di “demistificare i miti” si trasforma, nel giro di pochi anni, in un vincolo da superare. Ugo Volli ricostruisce con precisione questa svolta, che coincide con l’abbandono…
La portata rivoluzionaria di Figure del corpo (Jacques Fontanille)
Pierluigi Basso introduce il suo studio su Figure del corpo di Jacques Fontanille sottolineando immediatamente l’importanza di quest’opera nel panorama della semiotica contemporanea. Secondo Basso, Figure del corpo si colloca come «uno dei lavori più rivoluzionari apparsi nella breve storia della semiotica». L’autore precisa che Fontanille affronta il corpo come «substrato della semiosi», attribuendogli una funzione cardine all’interno della…
L’alternativa partecipativa: la semiotica reticolare
Zinna dedica un’ampia riflessione alla possibilità di affiancare alla definizione gerarchica di semiotica, proposta da Hjelmslev nei Fondamenti, un modello alternativo fondato sulle opposizioni partecipative. Questa prospettiva emerge dallo studio di testi meno conosciuti di Hjelmslev, in particolare il saggio “Structure générale des corrélations linguistiques” del 1933 e La catégorie des cas del 1935. Secondo Zinna, «al modello gerarchico jakobsoniano, fondato…
Esperienza e Narrazione: Due Regimi di Produzione del Senso
Eric Landowski apre la sua riflessione evidenziando come nella vita ci siano momenti di intensa esperienza nei quali il presente si manifesta «come un succedersi di miracoli, o di catastrofi» e in cui i dettagli della vita quotidiana assumono retrospettivamente un significato premonitore. Questi dettagli, apparentemente insignificanti, diventano segni capaci di annunciare ciò che sta…
La svolta semiotica: dall’incontro con lo strutturalismo alla teoria dell’Enciclopedia
Claudio Paolucci ricostruisce la svolta semiotica di Umberto Eco, evidenziando come essa sia il risultato di una progressiva apertura del pensiero di Eco alla contaminazione tra domini eterogenei. Eco stesso racconta: «Agli inizi degli anni Sessanta mi trovo di fronte a un problema teorico: lavoro da un lato sulle espressioni più avanzate ed elitarie dell’arte…
Luis Prieto e la soggettività come oggetto della semiotica
Nel quarto percorso teorico tracciato da Guido Ferraro, la soggettività non è soltanto un dato costitutivo della disciplina semiotica, ma diventa essa stessa il suo oggetto di studio. Questo orientamento trova una formulazione chiara e sistematica nel pensiero di Luis Prieto, che Ferraro pone al centro di una svolta epistemologica importante: la definizione della semiotica come scienza della…
Il mito, oggi: la demistificazione secondo Barthes
Il grande ritorno del mito nel discorso semiotico del Novecento non è avvenuto, paradossalmente, attraverso lo studio dei miti antichi, ma attraverso la critica dei miti contemporanei. Questo passaggio ha un nome preciso: Roland Barthes. Nel 1957, con la pubblicazione di Mythologies, Barthes proponeva una “semiologia generale del nostro mondo borghese” fondata su un gesto di smascheramento:…
La semiotica come gerarchia: la definizione hjelmsleviana
Alessandro Zinna evidenzia come la definizione di semiotica proposta da Hjelmslev nei Fondamenti del 1968 rappresenti uno dei punti centrali di discussione per comprendere la filiazione tra la teoria del linguista danese e quella dell’École de Paris. Secondo Zinna, questa definizione è basata su una prospettiva di tipo gerarchico, in cui «la semiotica è definita come una “gerarchia…