Nella tradizione strutturalista, il segno è stato concepito come arbitrario, discreto e distintivo. Tuttavia, Paolo Fabbri propone di rovesciare questa immagine riduttiva, mostrando come l’affettività e la corporeità richiedano un modello semiotico capace di integrare la continuità, la motivazione e l’analogicità. Questa riflessione prende avvio da un ambito spesso trascurato dalla linguistica: le interiezioni. Le interiezioni come ah, oh, uh, eh non…
Categoria: Semiotica & Linguistica
Narrazione come forma dell’esperienza: il nodo teorico della semiotica contemporanea
La riflessione teorica contemporanea si confronta sempre più frequentemente con un intreccio concettuale tanto articolato quanto centrale: quello tra narrazione, esperienza e quotidianità. Gianfranco Marrone rileva che questo nodo non è solo una questione di metodo, ma riguarda direttamente il ruolo della semiotica nel tradurre le elaborazioni filosofiche in modelli interpretativi dei fenomeni sociali e…
Struttura o modello? L’ontologia delle forme nella riflessione semiotica
La semiotica con vocazione analitica ha sempre messo a punto delle strutture per descrivere e analizzare i propri oggetti. Ma il loro statuto ontologico ha generato fin dall’inizio una questione teorica fondamentale: le strutture sono reali o astratte? Sono presenti nei testi o si trovano piuttosto nella mente dell’analista? Umberto Eco aveva affrontato con decisione…
La generazione del senso: figure, motivi e strutture in semiotica
Per Denis Bertrand, l’analisi semiotica della significazione non si limita alla descrizione di elementi linguistici isolati, ma si sviluppa a partire da una comprensione stratificata del testo, capace di far emergere i meccanismi che presiedono alla costruzione del senso. Un semplice esempio narrativo – una muraglia, una finestra, dei lenzuoli annodati, un uomo che fugge…
La letteratura come spazio critico della significazione
Denis Bertrand riflette sulla specificità della letteratura all’interno del campo del discorso e sul suo doppio legame con la lingua e la cultura. Egli osserva che la letteratura si colloca in una posizione di tensione tra lingua e cultura, e che il suo carattere distintivo consiste proprio nell’attivare una funzione di distanziamento e di rinnovamento…
Le quattro componenti della passione: una grammatica del patemico
Per affrontare in termini semiotici la dimensione affettiva del linguaggio, Paolo Fabbri individua quattro componenti fondamentali che strutturano ogni passione. Esse consentono non solo di superare le tradizionali tipologie psicologiche, ma di elaborare una semiotica patemica capace di attraversare i diversi sistemi di segni — verbali, musicali, spaziali, iconici, gestuali. Le quattro componenti sono: modale, temporale, aspettuale…
Il corpo come dispositivo semiotico
Il corpo del neonato non è soltanto il primo strumento di relazione con il mondo: è anche il luogo primario della semiosi. Fin dal periodo prenatale, il neonato è immerso in un universo linguistico di cui coglie suoni, intonazioni, prosodie. Ma, nota Patrizia Violi, tutto ciò non è ancora linguaggio strutturato: è senso corporeo. Nella fase…
Retorica, semiotica della cultura e ideologia
Anna Maria Lorusso conclude la sua riflessione sul rapporto tra retorica e semiotica collocando al centro una questione decisiva: l’ideologia come forma normalizzata del senso. In questa prospettiva, la retorica non è più solo un repertorio di figure o un arsenale di strumenti persuasivi, ma una pratica interpretativa che, attraverso la semiotica della cultura, porta alla…
Semi figurativi, astratti e timici: l’organizzazione semantica del contenuto
Per descrivere il significato di un segno, la semantica semiotica ricorre a una serie di unità astratte: i semi. Questi elementi costituiscono i mattoni di base dell’analisi semantica e permettono di articolare il contenuto in termini differenziali. Francesco Marsciani li definisce operatori di differenza: essi non rappresentano oggetti o qualità del mondo, ma sono posizioni relazionali all’interno…
Il neonato semiotico: interazione, imitazione, relazione
La semiotica delle prime fasi di vita può apparire, a uno sguardo superficiale, come un’impresa puramente speculativa. Ma non è così. Patrizia Violi suggerisce che, se vogliamo affrontare empiricamente il problema dell’origine del senso, dobbiamo rivolgerci all’ontogenesi: in particolare, ai primi mesi di vita del neonato e alla relazione madre-bambino prima dell’acquisizione linguistica. È qui,…