Il corpo, secondo Maurice Merleau-Ponty, non è un oggetto tra gli altri. È, piuttosto, un “insieme di significazioni vissute che va verso il suo equilibrio”. Con questa formula, contenuta nella Phénoménologie de la perception (1945), il filosofo francese rompe con la tradizionale separazione cartesiana tra corpo e mente, sostenendo che la percezione e la corporeità sono la…
Autore: Semiotica
Forme testuali e livelli di aspettativa
Il testo estetico si configura come un organismo complesso, articolato su più livelli formali che interagiscono nel generare e modulare le aspettative del fruitore. Daniele Barbieri introduce il concetto di termine percettivo per indicare qualsiasi elemento testuale che consenta al lettore di formulare delle previsioni, ovvero di attendersi il completamento di una forma. Il termine percettivo,…
Dalla semiotica tradizionale alla trans-semiotica di Deleuze
Nel contesto del vivace dibattito sul cinema che animava negli anni Sessanta e Settanta la scena italiana, Gilles Deleuze prende posizione tra le tesi di Umberto Eco e quelle di Pier Paolo Pasolini sui segni cinematografici. Mentre Eco accusava Pasolini di confondere i significati con i loro referenti, Deleuze schiera sé stesso al fianco del…
Proto-narratività e forme strategiche dell’interazione
Fin dalle sue origini, la semiotica ha individuato nella narratività una struttura fondamentale del senso. Il significato non si dà mai come blocco statico, ma si costruisce attraverso sequenze organizzate, secondo una logica finalizzata: un soggetto che vuole raggiungere un oggetto, uno scopo da realizzare, ostacoli da superare. Patrizia Violi suggerisce che proprio la narratività…
Soggettività, metafora e inferenza: verso una semiotica cognitiva ed estetica
Paolo Fabbri propone una convergenza tra due approcci a lungo ritenuti inconciliabili: da un lato la semiotica dell’inferenza e della cognizione, rappresentata da Peirce; dall’altro, la semiotica della narratività e della metaforicità, legata alla tradizione di Greimas. Il punto di contatto, sostiene Fabbri, è la teoria dell’enunciazione. Nella definizione peirciana, ogni segno rinvia a un altro…
Salienza e pregnanza: due categorie dell’esperienza semiotica
René Thom introduce due concetti fondamentali per comprendere l’attività semiotica: salienza e pregnanza. Queste nozioni consentono di descrivere il modo in cui un soggetto percepisce e seleziona le forme, stabilendo i criteri con cui esse assumono rilevanza sensoriale o biologica. Per forma saliente si intende una configurazione che colpisce l’apparato sensoriale di un soggetto per il suo carattere brusco,…
Umberto Eco, Kant e l’ornitorinco. Lo schematismo tra percezione e concetto
La questione del rapporto tra percezione e concetto è una delle più complesse e decisive per la teoria della conoscenza. Umberto Eco la affronta riprendendo la celebre domanda kantiana: come sono possibili i giudizi sintetici a priori? Ma più ancora: come si passa da ciò che si percepisce a ciò che si conosce? Il punto critico, secondo…
L’ambivalenza del quotidiano: significazione, dissoluzione, anonimato
Nel contesto della riflessione semiotica contemporanea, la nozione di quotidianità si impone come un oggetto teorico complesso, non riducibile né alla semplice ripetizione del vissuto né a un repertorio di pratiche stabilizzate. Gianfranco Marrone propone di riconsiderare radicalmente questa categoria attraverso una lettura incrociata di due percorsi teorici: quello della semiotica delle pratiche e quello…
Deleuze e il segno prossimo: una linguistica filosofica estesa
Paolo Fabbri segnala un’insospettata affinità tra la filosofia di Gilles Deleuze e le discipline della linguistica e della semiotica. Fabbri rileva che Deleuze non si limita a «una tradizionale filosofia del linguaggio», bensì abbraccia appieno ciò che definisce «una linguistica filosofica»: una filosofia che non osserva il linguaggio dall’esterno, ma lo utilizza come strumento interno…
Che cos’è il semiotico? Una definizione morfologica
René Thom affronta la questione metodologica della delimitazione dell’oggetto della semiotica. Ogni scienza, osserva, deve saper definire con precisione il proprio campo di indagine. Anche la semiotica, se aspira a uno statuto autenticamente scientifico, è tenuta a identificare i fenomeni di sua competenza e a distinguerli da quelli che le sfuggono. Questa operazione può essere condotta secondo…